NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA
L’acqua è un Bene Comune, un diritto di tutti i cittadini ed il suo accesso deve essere libero! Non può diventare un privilegio di chi può economicamente permetterselo, sarebbe come dire “hai i soldi? Allora puoi bere!”
Il Senato il 4 novembre, ha approvato l’art. 15 del D.L.135/9 che sottrae di fatto ai cittadini l’acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, per consegnarlo a partire dal 2011 agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati e per le banche.
Il decreto 135/9 è approdato alla Camera dei Deputati lunedì 9 novembre ed entro la fine del mese potrebbe diventare legge.
In pratica si è resa obbligatoria la gara, si sono praticamente liquidate le S.p.A. a totale capitale pubblico, si sono generalizzate e affermate le società miste definendo il tetto alla partecipazione pubblica al 30%, facendo cadere cosi l’ultima foglia di fico di qualche amministratore che nel passato ha sostenuto che con il 51% delle azioni il controllo maggioritario del pubblico era assicurato. Per la stragrande maggioranza dei partiti, questo non è che l’epilogo di una lunga sbornia privatistica, dalla quale solo in ITALIA sembra non si voglia più uscire, nemmeno davanti al palese fallimento del neoliberismo, mentre per altri partiti prevale una storica indifferenza per il problema acqua e per la DIFESA DELLE RISORSE LIMITATE: prevale l’inerzia, non il pensare!!
Voce alla Città ritiene che la gestione del bene comune acqua, essenziale alla vita di ogni essere vivente, debba assolutamente restare in mano pubblica. L’acqua non è una merce da mettere sul mercato per ricavarne il massimo profitto.
Respingiamo pertanto con forza ogni tentativo di privatizzazione.
Tolentino, 18 novembre 2009
Il coordinatore STEFANO ROSSI
Movimento Politico Voce alla Città