L’Amministrazione Comunale sta mettendo in piedi un faraonico progetto a cui è stato dato il ridente nome di “villaggio sociale”. Si comincia con l’ affittare un immobile da un privato cittadino – che per grazia ricevuta si troverà così a riscuotere 150.000 euro l’anno per 15 anni rinnovabili– per farne non si sa bene se una sorta di casa di riposo per anziani facoltosi o una casa di riposo di lusso per anziani … fortunati. Infatti ai 52 ospiti previsti, anziani autosufficienti, verrebbe chiesta una retta di oltre 1.300,00 euro mensili.
Per reperire l’immobile desiderato, e cioè una residenza di oltre 2.000 mq posta nel centro storico, lo scorso 25 agosto è stato emanato un bando. Il periodo non era certo dei migliori per poter ottenere quante più offerte possibili, eppure – quando si dice la fortuna! – un unico soggetto si è fatto avanti, offrendo un’immobile con le caratteristiche precise identiche a quelle prescritte dal bando!
Inoltre guarda caso lo stabile è lo stesso individuato e trattato da mesi dall’Amministrazione, come del resto sanno bene tutti i Consiglieri Comunali.
Tenuto conto dell’imponenza del progetto è doveroso che il Sindaco e l’assessore Riccio chiariscano:
– Se non ritengono indispensabile un incontro con la città, prima di proseguire su una questione che farebbe assumere al nostro comune un impegno così oneroso e per così tanto tempo;
– Se non ritengono giusto, anziché investire così tante risorse per anziani autosufficienti, fornire maggiore sostegno alle famiglie con anziani non autosufficienti, ampliando e potenziando il servizio assistenziale a domicilio affinché si soddisfino i reali bisogni della cittadinanza;
– Se non ritengono corretto rivolgere maggiori attenzioni a quegli anziani che tirano avanti con pensioni che non arrivano a 500 euro al mese (cioè la stragrande maggioranza ) e che magari questo inverno spegneranno i termosifoni perché non riescono a pagare la bolletta, anziché occuparsi di pensionati benestanti;
– Se non credono che un pensionato con reddito mensile idoneo a pagare la retta nel “villaggio sociale” sia in grado di provvedere autonomamente alle proprie necessità, avendo la possibilità di assumere una collaboratrice domestica o una badante;
– Se non credono che un anziano autosufficiente possa vivere meglio all’interno della propria famiglia, vicino agli affetti e sentendosi ancora utile, piuttosto che relegato in un “villaggio sociale” seppur di lusso.
– Se non credono che questo genere di servizi possa essere gestito da privati visto che le pubbliche amministrazioni fanno fatica a garantire i servizi essenziali.
– Se non ritengono più opportuno aiutare gli anziani soli a formare delle piccole comunità formate da 6/8 persone al fine di costruire delle realtà, simili ad una vera famiglia, per combattere la solitudine ed al tempo stesso abbattere i costi generali.
I movimenti politici di Gente comune, Sel e Voce alla Città, insieme ai Tolentinati tutti, attendono con ansia risposte in merito, perché “acca’ nisciuno è fesso!”.
Tolentino 26 ottobre ’10
Movimento Politico Gente Comune
Sinistra Ecologia Libertà S.E.L.
Movimento Politico Voce alla Città