Pochi giorni fa abbiamo letto che “la collina frana e i progetti si sbriciolano” con riferimento all’area storicamente definita “patata”
e, innanzitutto, proviamo tanto stupore nel notare che la preoccupazione di certa politica è solo per “i progetti che si sbriciolano”: non una parola, nei commenti del consigliere PD e del Vice Sindaco, sulle liti giudiziarie insorte tra privati mossi da opposti interessi, sulla paura che serpeggia tra i residenti nella zona sottostante a causa dei pericoli che potrebbero correre in caso di nuove edificazioni né tantomeno su eventuali interventi pubblici a tutela della loro incolumità e sicurezza.
Però l’evidenza di una “frana lunga 100 metri e profonda 5” sembra aver ricondotto alla ragione e ad una maggiore prudenza la politica tolentinate: meglio tardi che mai verrebbe da dire a chi, come Voce alla Città, fu sottoposto al ricorrente pressing assolutamente bipartisan del PD e del centrodestra affinché si desse soddisfazione alle promesse elettorali da loro fatte e si concedesse a poche decine di cittadini di edificare la loro “villetta” con vista panoramica su Tolentino.
A quel tempo a nulla sono valsi i richiami di Voce alla Città ad un uso prudente e responsabile del territorio, a nulla è valso lo studio che dimostrava la sicura sovrabbondanza delle abitazioni esistenti e di quelle potenzialmente edificabili in forza degli strumenti urbanistici già vigenti. Anzi la nostra intransigenza per il rispetto del territorio, in quella come in altre situazioni, ci ha fatto guadagnare la cacciata dal governo della città.
Eppure ci ispiravamo ai contenuti e prescrizioni di quel Piano di Coordinamento Territoriale provinciale in forza del quale, solo oggi, il geologo Prugni, poi diventato assessore all’urbanistica, si accorge che “Tolentino ha esaurito la capacità volumetrica di espansione” per cui “è possibile soltanto spostare le volumetrie” e tardivamente ammette che “in passato abbiamo sbagliato anche noi pensando di risolvere la questione” .
Nondimeno desta gran meraviglia, a fronte delle rumorose accuse di voler bloccare lo sviluppo di Tolentino che accomunavano centrodestra e PD, l’odierno silenzio del Sindaco che sembra acconsentire alle parole del suo vice ed assessore all’urbanistica che afferma “per ora sulla patata non si costruisce”.
I tardivi ripensamenti non ci confortano, piuttosto i profondi cambiamenti climatici e le avversità meteorologiche che sono sotto gli occhi di tutti ci confermano nella convinzione che la prudenza, la ricerca della “sicurezza preventiva” ed il rispetto del territorio sono valori imprescindibili da difendere e ribadire in ogni circostanza.
Tolentino19 giugno 2014
Movimento Politico VOCE ALLA CITTA’